CANTINA DEL TERRAGLIO è FRUTTO DELLA PASSIONE PER LA TERRA TREVIGIANA, PER I SUOI LUOGHI CARICHI DI STORIA E I SUOI PROFUMI CHE, DALLA CAMPAGNA, TRA SIEPI E CORSI D'ACQUA ARRIVANO ALLE VOSTRE TAVOLE CON UN VINO CHE RISVEGLIA I SENSI E RICHIAMA ALLA TRADIZIONE VENETA.

venerdì 28 ottobre 2011

Castagnata a Preganziol: Castagne e Vin Novo

Il 30 Ottobre 2011 a Preganziol avete potuto degustare il nostro Torbolino presso gli stand della Castagnata.

Ringraziamo la pro loco di Preganziol e l'impegno sociale che la caratterizza.
I fondi della Lotteria effettuata durante la Castagnata sono stati devoluti ad un centro per disabili del comune di Preganziol (Casa Codato). 
Arrivederci alla prossima iniziativa!

venerdì 21 ottobre 2011

il Torbolino

Torbolino is a wine quite fermented, cloudy,  whit yellow colour. Delicate scents of flowers. Usually you can taste this wine from October to November. To drink a glass of Torbolino in Venice Bacaro (typical bar) you must ask to the bartender  "un' ombra de Torbolin" (a shadow: a glass of Torbolino)  and you taste  this delicate  autumn fruits. 
In Venice the Torbolino is drunk as an aperitif, alone or with the typical Venetian appetizers.

il rito del Torbolino

Il Torbolino è un vino non del tutto fermentato, torbido, di color giallo paglierino poco intenso. Ha profumi delicati di fiori. Di solito lo si trova da ottobre fino a novembre. Per berne un bicchiere si deve chiedere al barista un’ombra de torbolin e lui da una bottiglia anonimo verserà questa delicata primizia autunnale. A Venezia il Torbolino si beve come aperitivo da solo oppure con i tipici antipasti veneziani.


Poiché il Torbolino è ricco di lieviti e di zuccheri non svolti in alcol ha sempre un gusto spiccatamente amabile e proprio per questo motivo si accompagna secondo la tradizione con le castagne.
Puoi trovare il Torbolino presso Cantina del Terraglio, creato dalle uve bianche dei nostri soci.  


martedì 18 ottobre 2011

Caldarroste

Con l’arrivo dell’autunno, tornano a deliziarci, sulle nostre tavole, le castagne: uno dei modi più ghiotti per gustarle, è preparare le caldarroste, cuocendole cioè lentamente sul fuoco all’interno di una padella bucherellata.

Preparare un bel cartoccio di caldarroste sembra un’operazione facilissima, ma in realtà dietro ad una buona castagna arrostita c’è un mondo di piccoli segreti e di trucchi che non tutti conoscono e che fanno la differenza.
Preparazione
Partiamo dal presupposto che mai, purtroppo, sul fornello di casa nostra potremo cucinare delle caldarroste buone come dal venditore all’angolo della via, a meno di non disporre di un caminetto a legna o di una brace; esistono però alcuni consigli e piccoli suggerimenti, che ci possono permettere di ottenere ottime caldarroste senza carbonizzare questo ghiotto frutto e di gustarlo in tutta la sua bontà.

Anzitutto dovrete procurarvi delle castagne più o meno della stessa dimensione e sceglierle una ad una per accertarvi che siano integre e senza alcuna macchia o buco, poi con un coltellino appuntito e affilato, dovrete intaccarne la superficie praticando un taglio di circa 3-4 cm di lunghezza fino ad arrivare alla polpa.
La pentola migliore per cuocere le castagne è la padella bucherellata, però attenzione: se la userete sul fornello a gas rischierete di bruciare la parte esterna prima di averle cotte all’interno, quindi sarà meglio porre sotto alla padella uno spargifiamma, di quelli usati per non fare bruciare sul fondo creme e budini.
Mettete tutte le castagne nella padella e fatele arrostire a fuoco dolce, girandole spesso per cucinarle omogeneamente; a cottura avvenuta toglietele dalla padella e ponetele in un contenitore, meglio se traspirante.



Un trucco per ottenere delle buone caldarroste, da noi provato direttamente, è quello di bagnare un sacchetto di carta (quello del pane andrà bene) e di ricoprirci le castagne in cottura, facendo attenzione che non si asciughi, poichè brucerebbe.

Durante la cottura quindi, bagnatelo di frequente: questo permetterà alle caldarroste di cuocere mantenendo parte della loro umidità, e rimanendo così, più morbide.
Qualcuno usa bagnare le castagne con il vino qualche istante prima del termine della cottura, altri invece le salano leggermente; quello che invece andrebbe fatto, perché sia più facile sbucciarle, è di avvolgerle ancora calde per qualche minuto in un canovaccio inumidito.Provate e vedrete che la buccia verrà via con estrema facilità.

da http://ricette.giallozafferano.it

Caldarroste da abbinare ad un bicchiere di Torbolino (vino nuovo), il primo vino che si può degustare poco dopo la fine della vendemmia.








domenica 16 ottobre 2011

é arrivato l'Autunno: le Castagne

Tipicamente autunnale, la castagna prende il suo nome da quello di un’antica città della Tessaglia, regione settentrionale della Grecia, che sorgeva al centro di estesi castagneti. In Europa ne parlò per primo Senofonte, nel IV secolo a.C. definendo il castagno come albero del pane. In seguito Marziale, nel I secolo a.C., e poi Virgilio descrissero il consumo e la coltivazione delle castagne.




In passato le castagne erano considerate un dono preziosissimo della natura perché potevano sfamare negli inverni più rigidi, si conservavano a lungo, si prestavano a moltissime ricette e addirittura venivano usate come moneta di scambio. I boschi venivano tenuti puliti proprio in attesa della loro caduta, e la raccolta era uno dei momenti più vivaci e allegri delle comunità montane.
Oggi abbiamo perso questa tradizione e con essa il vero valore di questo frutto che dal punto di vista nutrizionale può essere paragonato ad un cereale per la quantità di carboidrati che contiene.
Le loro proprietà nutrizionali sono eccezionali: sono ricche di sali minerali, oligoelementi e vitamine; i loro zuccheri complessi (i carboidrati) sono più digeribili di quelli dei cereali; sono energetiche, combattono le affezioni epatobiliari e intestinali, le malattie renali, le affezioni alle ossa, le alterazioni nervose e muscolari, sono lassative, antisettiche e aiutano il sistema circolatorio.




mercoledì 12 ottobre 2011

FORMAGGI E VINO

I formaggi freschi o stagionati fanno sicuramente bene alla salute perché sono una miniera di elementi preziosi per il nostro organismo , come calcio e fosforo, proteine ad alto valore biologico, vitamina A e quelle del gruppo B ( la B2 o riboflavina e la B12). La vitamina B2 ad esempio svolge una importantissima azione di protezione della pelle e delle mucose.

Secondo i dati dell’Istituto superiore di Nutrizione , i prodotti lattiero caseari commercializzati nell’Europa occidentale forniscono tra il 20 ed il 50 % delle proteine totali, il 60% del calcio, il 30% di vitamina A e il 50 % di vitamine del gruppo B.

Per quanto riguarda il vino invece scoperte recenti hanno dimostrato che composti come il "resveratolo", presente nell’uva, hanno la proprietà di diminuire il coagulo del sangue facendo diminuire il rischio di trombosi vascolare.
Il vino quindi fa bene, basta bere con moderazione e soprattutto prodotti di qualità.

Dove si possono trovare prodotti di qualità e garantiti?
Il nostro spaccio aziendale ha sia formaggi che vini  con caratteristiche qualitative ideali per la nostra salute, l'importante è non esagerare ma un bicchiere di Merlot o Cabernet Sauvignon sono adatti ad essere consumati con un pezzetto di Montasio, il gusto è assicurato e a questo punto anche la nostra salute!






lunedì 10 ottobre 2011

YES WINE CAN!


Yes, wine can be part of your weight loss program. These articles can help you avoid the pitfalls. You'll learn about the calories and nutrients in wine, its antioxidants and phytonutrients. You say that you're not familiar with some of these terms. Don't worry, the selected authors introduce the terms for beginners. Articles written for researchers and other specialists simply don't appear here. (Not that there's anything wrong with them.) And for a change of pace, visit the Take A Break section with Paris travel articles featuring French wine and food. You won't gain any weight reading them. Remember the French Paradox; the French eat delicious food, drink great wine, and yet have a relatively low rate of death from heart disease.http://www.wineinyourdiet.com/wine_diet_nutrition_articles.php






lunedì 3 ottobre 2011

Wine and Health ...

The medical profession has recognized the healthful and nutritive properties of wine for thousands of years. Recent archeological evidence shows wine was in use as a pharmaceutical as early as 3,150 B.C.1 Hippocrates recommended specific wines to purge fever, disinfect and dress wounds, as diuretics, or for nutritional supplements, around 450 B.C. A French doctor wrote the earliest known printed book about wine in 1410 A.D.

Most of the pathogens that threaten humans are inhibited or killed off by the acids and alcohols in wine. Because of this, wine was considered to be a safer drink than much of the available water up until the 18th century.



Wine is a mild natural tranquilizer, serving to reduce anxiety and tension. As part of a normal diet, wine provides the body with energy, with substances that aid digestion, and with small amounts of minerals and vitamins. It can also stimulate the appetite. In addition, wine serves to restore nutritional balance, relieve tension, sedate and act as a mild euphoric agent to the convalescent and especially the aged.

(from: http://www.winepros.org/)